domenica 14 marzo 2010

Macarons



Questi biscotti a base di meringa fanno parte della tradizione francese, anche se ci sono diatribe ancora aperte sulla loro origine, dal momento che alcune fonti dicono che in realtà i macarons sono stati inventati a Venezia. Il mio primo incontro con questi biscotti non è stato però in una patisserie francese bensì in una pasticceria a Sydney: macaron al cioccolato… fu subito amore! In seguito ho avuto modo di apprezzarlo anche a Parigi, dove ho testato i macarons al pistacchio, buonissimi! Ciò che per me rende questo biscotto così irresistibile è il contrasto tra il suo morbido ripieno e la meringa croccante e delicata. Leggendo fra i vari blog ho potuto constatare che questo dolce è tanto buono quanto difficile da fare, visto che la sua buona riuscita dipende molto dalla tecnica e dall’esperienza. Nonostante io manchi sia dell’una che dell’altra ho deciso comunque di provare a farli.
Ciò che più mi intimoriva era la meringa. Quando si vuole fare una meringa è importante che si usino albumi non troppo freschi lasciati a temperatura ambiente. Questi devono poi essere montati a neve insieme allo zucchero fino a raggiungere la giusta consistenza. Non avendone mai fatta una in vita mia non avevo la più pallida idea di quale fosse la giusta consistenza… ma sapevo a grandi linee che la meringa è pronta quando il composto risulta fermo e compatto.
Ho seguito la ricetta tratta dal sito di The Daring Kitchen. Ho montato a neve gli albumi, aggiunto lo zucchero granulare, poi ho incorporato la farina di mandorle e lo zucchero a velo. Il risultato finale non mi è sembrato così disastroso, quindi ho messo il composto in una sach a posche e ho creato dei piccoli dischetti di meringa.


Li ho poi messi in forno aspettando che le meringhe si colorassero leggermente in superficie e poi le ho lasciate raffreddare.


Come farcitura ho scelto una ganache al cioccolato, fatta con panna e cioccolato fondente, tratta dal blog di Tartelette.
Ho quindi lasciato raffreddare e messo la ganache nella sach a posche e messo un po’ di farcitura sul lato piatto della meringa per poi unirla con un’altra meringa, formando così il mio macaron.
L’aspetto finale del biscotto non era niente male, anche se devo ammettere che la meringa è risultata troppo fragile, probabilmente non ho montato a sufficienza gli albumi, o forse è dipeso dal fatto che non usato la farina di mandorle ma ho triturato io col frullatore le mandorle intere, quindi sono rimaste granulose e potrebbero non essersi amalgamate bene all’impasto.
In ogni caso la prova assaggio è stata superata, il ripieno fatto con il cioccolato fondente ben si sposa con l’estrema dolcezza della meringa e i gusti sono ben bilanciati fra loro.



MACARONS

Per i biscotti di meringa (circa 30 biscotti - 15 macarons):

3 albumi (110 g) (preferibilmente vecchi di 2-3 giorni)
40 g di zucchero
200g di zucchero a velo
110g di farina di mandorle

Preriscaldare il forno a 90°C. Nel frattempo unire in una ciotola la farina di mandorle con lo zucchero a velo e tenere da parte.
Sbattere gli albumi finchè non si forma una schiuma morbida. A questo punto aggiungere lo zucchero e sbattere nuovamente finchè il composto risulta compatto. Aggiungere gradualmente la farina di mandorle e zucchero a velo e incorporare gentilmente agli albumi. Con un cucchiaio mettere il composto in una sach a posche e creare i dischetti di meringa su una teglia su cui è stata messa precedentemente della carta da forno.
Infornare i macarons per 5 minuti poi togliere la teglia dal forno e alzare la temperatura a 190°C. Una volta raggiunta la temperatura infornare nuovamente i biscotti e lasciare cuocere per 7-8 minuti, o finchè non si colorano leggermente in superficie. Togliere dal forno e lasciar raffreddare prima di farcirli.

Per la ganache:

3/4 di tazza (180 ml) di panna
1 tazza (130 g circa) di cioccolato fondente

Versare la panna In una pentola dal fondo pesante e lasciare su fuoco moderato finchè raggiunge il bollore. Togliere dal fuoco e versare il cioccolato fuso amalgamando bene il tutto. Lasciare raffreddare finchè il composto non sarà solido abbastanza da poterlo poi mettere sulla sach a posche.

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